Quanti abbracci persi,

Biglietti alle stazioni,

Treni pieni di gente,

Che si ritrovano di colpo,

Dalle braccia dell’Amore,

A tu per tu con le mani colme di solitudine.

Ognuno a fare i conti con il passato,

E un futuro incerto,

Come i cieli di fine estate,

Che passano dal sole al temporale,

In un respiro,

Che dura soltanto un attimo.

E tra i tanti abbracci persi,

Ritroviamo pezzi di noi sparsi,

Fiori selvatici che crescono in un campo di grano,

Vivono, godono soltanto d’un istante,

Il sole al tramonto,

In un giorno d’estate.

Giuseppe La Mura giu 2024
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.