Vorrei nascondermi al mondo

Ed essere soltanto per i tuoi occhi

Essere sulle tue labbra

Nel nido della tua calda bocca.

Vorrei nascondere le mie labbra

Sull’incavo dolce del tuo collo

E lasciarci il cuore,

Lasciarci l’Anima su ogni più piccola parte di Te.

Esserci soltanto per Te,

Per i tuoi desideri,

Essere come il sole al tramonto

Nascere e poi finire il giorno

Dentro di Te

Nelle pieghe intime nascoste,

Quelle segrete,

Il tuo mare profondo.

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Dentro di me,

Sei come il mare,

Penetri nei miei occhi

E scivoli dentro,

Impetuosamente.

Un mare in tempesta

Sono i pensieri miei,

Mentre ti guardo,

E ti sento in tutte le sue onde

In tutte le maree incessanti

Che s’infrangono

E si spezzano dolcemente

Come fossero tuoi i baci

Che incendiano anche il sale,

Che abbracciano le rocce,

Le pareti nascoste del mio Cuore.

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Ultima domenica di gennaio,

E anche il primo mese

Com’è venuto,

Così è andato.

Raccolgo pezzi di follia,

Piccole schegge d’allegria,

Gocce di baci,

Caduti lievi sulle umide labbra.

La vita ci rende più veri,

Ci spoglia di tutto,

Ci toglie di inutili fardelli,

Si ripongono gli attimi brutti,

Si cercano nuove emozioni sulla pelle.

E così,

Accade all’improvviso

Che si desiderino carezze dal cielo,

Fredde come questi giorni,

Che trovino posto nel Cuore,

Nuovi solchi lungo la schiena,

Nuovi brividi e sensanzioni

Ore dense,

Calde,

Da trascorrere sotto le coperte.

E mentre fuori è freddo e piove,

Coprirsi di baci languidi,

Di ingenue e folli tenerezze,

Mani che cercano mani,

Per stringersi forte

Mentre si fa l’Amore.

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

#piccoleStoriediAmore

“Piove, altro che SunDay. Oggi è un altro RainDay. Mi alzo dal letto, preparo il caffè e mentre sale dalla macchinetta ho il tempo necessario per guardare oltre la finestra, guardarmi nel suo riflesso. Le gocce di pioggia restano incollate lì, sul vetro freddo, mentre dalla nebbiolina che sta posata sulla collina, percepisco che lì fuori si gela. Quanta pioggia, mai vista così tanta in poco più di un mese. Saranno i ghiacciai che si sciolgono e chi può dirlo, oramai le certezze son sempre più poche a questo mondo. Metto il cuore oltre il freddo di questo vetro, lo lascio lì tra le gocce, a guardare un mondo che ogni giorno mi piace sempre di meno, ogni giorno mi appartiene sempre meno. Lo lascio che guardi il grigio delle nuvole per far rinascere e sentire dentro l’anima ciò che davvero desidera e vuole. E il caffè, amaro come sempre, adesso è pronto.”

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Portarti tra le braccia

Tenerti stretta

Per sentire i battiti del Cuore

Mentre il sole tramonta

Sospeso sull’esile linea invisibile

Tra l’azzurro del cielo e del mare.

E assaporare ogni istante di Te

I profumi dei tuoi capelli

Scossi dal vento,

Quelli della tua pelle accarezzata dal mare.

Sentire i profumi dei limoni e delle zagare

Da assaporare sulle tue labbra.

Vorrei portarti

Lì tra le braccia d’un tramonto

Dove il sole va a morire

Dove la notte nasce

Per quelli che si vogliono Amare.

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Guardo il cielo,

Il sole dietro le nuvole,

Si nasconde, poi riappare.

I raggi si spezzano sul mare,

Danzano sulle onde azzurre,

Dolcemente increspate.

E le tue rosse labbra,

Sono la spiaggia

Dove accogli maree lontane,

Dove l’Anima incontra il Cuore,

Per stare insieme e farci l’Amore.

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

#piccoleStoriediAmore

“Scappo via dal lavoro, da questo luogo di soldi ma senz’anima. Torno nella mia città, un piccolo borgo, semisconosciuto a molti se non fosse perchè la natura e la morte l’hanno reso uno dei luoghi più famosi al mondo. Era da tanto che non ritornavo sulle mie orme, sui miei passi, al mio bar e al mio caffè preferito. Gli Scavi chiusi, turisti nemmeno l’ombra, pochi locali aperti, molti non apriranno più. Ah già, il mio caffè. Amaro, come il sapore di questo giorno. Mi sveglio e mi accorgo che senz’anima, ossigeno per il mio essere, non potrei vivere. Allora m’incammino per cercarmi, per trovare pezzi di me ancora nascosti, sepolti da lapillo e cenere, chissà dove ancora celati dentro di me. E incontro gente sconosciuta, che cammina alla ricerca di qualcosa. Forse, credo che cerchino come me la vita che avevamo, che abbiamo perso, che ci hanno truffaldinamente sottratto senza neanche chiederlo, senza nemmeno pagarci il conto morale dei danni che ci hanno causato. Intanto mentre cerchiamo, noi che deambuliamo quasi senza più orgoglio perchè ci tolgono pure quello, diamo il volto, lo sguardo e gli occhi ad uno sparuto spicchio di sole, ridiamo e a volte ci abbracciamo, un paio di coppiette di fidanzati ci prova a tenersi stretti in preda a chissà quali sogni e desideri. Noi, gente del sud, cerchiamo nella luce la gioia nascosta della vita, la rubiamo e ce la teniamo stretta per quando ritorneremo alle nostre case, per quando arriverà la notte, il sole spento e perso in un altro tramonto.”

Giuseppe La Mura gen 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Giuseppe La Mura (Scavi di Pompei e Vesuvio)