A volte basta un attimo,

Un’incrocio di sguardi,

Un bacio improvviso,

Un sorriso dopo giorni di pioggia.

A volte basta un pò di vento

Che corre sul corpo

Che intreccia le tue dita

Per sentire un’emozione

Scendere giù nel cuore.

A volte basta un attimo

Due righe, una nuvola come foglio di carta

E un pò di poesia

Per sentire tra le pieghe del letto

Tra le pareti del cuore

Cos’è l’amore.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Ti svegli con la voglia di primavera addosso

Resti con la mente nuda

Libera dai pensieri

Quei fili invisibili che ti hanno legato stretta alla notte.

Il tuo corpo

È come se si svegliasse dal letargo

Una rosa che fiorisce

Che si spoglia lentamente

E s’affaccia alla primavera,

Nasce una nuova alba

Resti nuda nel letto,

Come una goccia di rugiada

Resti sospesa legata al tuo nido

Per cercare dentro di te nuovi stimoli

Il desiderio e la voglia di vivere.

Ti rigiri tra le lenzuola

Accarezzi il tuo corpo a cercar l’amore

L’unico sole che possa farti rinascere ancora.

Giuseppe La Mura 6 mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Distesa

Distesa coi pensieri immobili sul letto

Raggomitolati al caldo tra le gambe

Un tenue raggio di luna

Attraversa una ferita dell’imposta

E ti trafigge l’aria che respiri

È il buio intorno

È l’oscurità che vedi a spaventarti.

Non vedi gli spigoli

Eppure sai che ci sono.

Vorresti addentrarti nel lato più oscuro di Te.

Camminare tra sogni nascosti

Intimi desideri

Amori impossibili

Passioni devastanti.

Passeggi su e giù tra i pensieri

Tra i ricordi

Passeggi eppur sei distesa nel letto.

L’amore,

Il suo lato oscuro ti attrae

Anche se fa ancora male

È una ferita sottilissima

Aperta soltanto da un bacio

Dal sapore dolce amaro.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Aspetti la sera

Per vestirti di nero

Per nasconderti meglio

Mentre condurrai il gioco

E lascerai la porta spalancata all’Amore

Per farlo entrare

Sprofondare nei tuoi infiniti Abissi.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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Apro gli occhi

E il sole m’attraversa il Cuore

Come il sale in una ferita fatta  d’Amore.

Vorrei potermi nascondere nel buio delle notti,

Non farmi trovare dal giorno,

Perchè il dolore pesa quanto un grammo di sole.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

 

Gioielli Rubati 31: Giuseppe La Mura – Cipriano Gentilino – Frabrizio Centofanti – Felice Serino – Paolo Beretta – Maria Allo – Marco G. Maggi – Anna Leone.

almerighi

I miei risvegli
Sono intinti nell’indaco
Oltre me
Si svegliano anche i ricordi
E dunque sprofondo nel mare
Che mi porto dentro.

di Giuseppe La Mura, qui:
https://giuseppelamura.wordpress.com/2019/03/14/15620/

*

a domani

sto dormendo, chi siete ?

siamo te

e che fate ?

cerchiamo il tempo, lo abbiamo perso al luna park

e quelle ombre ?

umani come noi fuggiti dal giostraio

oh !

dormiamo insieme e un tempo forse ci troverà

e per loro

facciamo spazio nel letto ora.

A domani.

di Cipriano Gentilino, qui:
https://ciprianogentilinonuccio.wordpress.com/2019/03/14/a-domani/

*

Tornare a casa

Avevo fame, e mi avete respinto,
ma avete fatto la fila per ricevermi nell’ostia.
Avevo sete, ma mi avete lasciato
in balia delle onde, dell’acqua che dà morte,
anziché dissetare.

Ero malato, ma vi siete rifatti il viso un’altra volta,
piuttosto che occuparvi del mio volto sfigurato.
Ero straniero, ma mi avete bollato
come nemico della pace, pur di serbare

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Ho la notte ricamata sul cuore

Una camicia tinta di sangue

D’un altro Tramonto.

Il dolore è un ago che la trapassa da punto a punto

Un rivolo invisibile di sangue

Segue il percorso tracciato da questa vita

E ogni notte lo ripercorro con le dita

Sento i ricordi

Pulviscoli di inutili amori

Caduti come stelle sulla muda terra.

Intanto cado

Tra vino e altri alcool

Barcollo

E vado incontro alla notte

Ad altro ago e filo

Ad altri ricami

Fatti di fiumi deserti e sassi di parole.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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Ogni volta che si scrive un pensiero

È perchè è pronto per il raccolto

E prima che cada per terra

Lo prendi e lo lasci in silenzio

Un appunto sulle pareti del cuore.

È come un rammendo ad un lenzuolo

Ogni rammendo incrocia i precedenti

Ogni punto infilato nella carne

Lo vedi scritto tra le parole.

E così a furia di scrivere

Ti spogli d’ogni cosa

Non t’appartiene più nulla

Non desideri più nulla

Tutto è scritto.

I baci

Le carezze

L’amore

La vita.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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