Osservi la tua immagine riflessa,

Piegata appena dalla vita,

Adesso che i pensieri son rivolti verso il tramonto.

Negli occhi bagnati dal cielo rosso,

Ripensi alle parole dell’adolescenza,

Quelle mai dette,

Segreti e desideri mai confessati,

Sentimenti che stringevi stretti tra le labbra,

Per nasconder il rossore,

Della tua eterna timidezza.

Il tempo poi, lentamente,

Ha aperto crepe nei muri,

E la tua Anima è uscita nuda,

S’è affacciata al mondo.

E tra le fessure son nati fiori,

Selvatici, Solitari,

Accesi di rosso come il giorno che muore,

Pieni di spine,

Chè conoscono cos’è l’Amore.

Giuseppe La Mura feb 2023
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Ti ricordi quegli anni,

Di zaini pieni di libri,

Di sogni stretti nelle mani vuote,

Quando le primavere sfrecciavano veloci come treni,

E tu restavi con il viso fuori a sentire l’aria fredda sul viso.

Ti ricordi quegli anni dell’università,

Di esami che non finivano mai,

Di baci rubati dalle rosse labbra,

Durante le lezioni alla lavagna.

Adesso guardati, è la vita a girare intorno a Te,

Le primavere passano ancor più veloci dei tuoi tempi andati,

Tempi imperfetti che sui libri non eran scritti,

E la vita, fatta di gioie ma anche dolori,

Non era come la immaginavi tu,

Ti è stata cucita addosso, stretta.

Ti ricordi dell’Amore che sentivi dentro,

Era come un mare in tempesta, fin da ragazzo,

Adesso lo senti ancora, è forte lo stesso, lo so,

Lo vedo scritto nel silenzio dei tuoi occhi,

Che parlano con le poesie,

Dove ricordi le tue primavere dolci,

Il sole caldo che si posa sulle labbra.

Giuseppe La Mura feb 2023
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

 

#PiccoleStoriediAmore

Era un pomeriggio di fine inverno, quando il freddo non è più una lama affilatissima capace di tagliare in due anche un capello. S’incontrarono in un locale poco affollato, accanto al mare. Dalle vetrate a mosaico, formate da tanti tasselli colorati  e disposti in maniera tale da formare un disegno floreale, penetrava la luce calda e densa del cielo, incendiato da un tramonto. Iniziarono a parlare, mano nella mano, occhi negli occhi, e coi i piedi di lei che accarezzavano, dondolando incessantemente, quelli di lui. Sorridevano e si scambiavano carezze, entrambi. Parlavano di libri, di poesie, di nuovi racconti., di nuove idee per inventare nuove storie d’amore. E il sole restava lì, aggrappato al cielo da un esile ilo che di lì a poco si sarebbe spezzato lasciando precipitare prima nel vuoto e poi con un tuffo nel mare, quel sole rosso che incendiava il cielo come un vestito di velluto rosso indossato da una una donna, la cui bellezza è racchiusa nella silenziosa passione. Restarono a parlare per un altro po di tempo e prima che il sole s’inabissasse nel mare, andarono fuori dal locale e iniziarono a passeggiare tenendosi per mano. Restarono affacciati a godersi quel cielo denso di luce calda e accesa sporgendosi da una terrazza a picco sul mare. E mentre il tramonto si consumava sotto i loro increduli occhi, la vita insegnava loro che l’Amore è un attimo di eterna felicità e che si può fermare il tempo per sempre con un bacio, una carezza, un abbraccio, una Poesia sussurrata gentilmente e posata sulle labbra con la grazia di una farfalla, che nell’attimo prima di morire, vive e sbatti le ali piena di coraggio.

Giuseppe La Mura feb 2023
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Le parole strette,

Ferme prima di uscire dalle labbra.

Segreti,

Pensieri intimi da diluire nel tempo,

Parole da lasciar svanire immerse nel fumo,

Come camminare senza perdersi nella nebbia.

Così passano le ore,

Mentre i campanili segnano le varie fasi del giorno

Io vivo di battiti nel Cuore,

A volte così forti,

Che sento soltanto il mare,

Rompersi in infinite gocce,

Perse come voci nel vento.

Giuseppe La Mura feb 2023
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Fuori ogni colore s’è tinto di  grigio,

Piove dal cielo freddo,

Silenzioso resta lo scorrere del tempo.

Sulla pelle si posa il calore,

Un giorno che nasce con la speranza,

Come tutti gli altri giorni,

Dare voce alle emozioni,

Scrivere una cartolina,

Poche righe, poche parole,

Dove metterci dentro un sentimento,

Anche se lontano da qui,

Cadono bombe,

E il cielo è solo un dipinto grigio,

Dove il tempo non scorre,

E il silenzio è fatto di piombo.

Giuseppe La Mura feb 2023
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Il mare misura il tempo,

Le maree sono racconti del suo giorno,

Andirivieni incessante di pensieri,

Che sfiorano e toccano la costa,

Si frantumano in infiniti cristalli di sale,

E la luce bianca si disperde nell’arcobaleno dei colori.

Ti raccogli in silenzio i capelli,

Li arrotoli tra le tue dita,

Prima di stenderli di nuovo.

Le mie dita corrono sulle spalle nude e bianche,

Mentre il sole rosso del tramonto t’accarezza i seni.

Ti guardo,

Sento il mare tremarmi dentro,

Ad ogni onda,

Per ogni mio sguardo,

Che si spezza in infiniti desideri,

Baci appassionati,

Da lasciare scritti su ogni brivido del tuo corpo.

Giuseppe La Mura feb 2023
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Gioielli Rubati 237: Gloria Donati – Richard Reeve – Artemio Horla – SaphilopeS – Agnese Fabbri – Ana Daksina – Giuseppe La Mura – Isabella Scotti.

Alla fine del ponte . Incerti. Nella smarrita corsa del freddo mattino, quegli opachi profili. Basse nubi, solcavano il fugace avanzare dell’antico ponte. Perso. Come un eco sfiorito tra il sospeso orizzonte, si stendeva l’arido paesaggio. Muti. Gli infiniti contorni, tra le pieghe di cemento che lo stretto passaggio disegnava. Indefinita. Come un miraggio la […]

Gioielli Rubati 237: Gloria Donati – Richard Reeve – Artemio Horla – SaphilopeS – Agnese Fabbri – Ana Daksina – Giuseppe La Mura – Isabella Scotti.