autunno

Scrivo in silenzio

Per farti ascoltare come sia pieno il Cuore.

Un tempo le mie parole cadevano nel vuoto

Negli abissi dell’Anima

Piume di piombo senza far alcun rumore

Annegando nella baratro della mia solitudine

Che si specchiava simile alla tua.

Raccogliesti quelle parole

Le portasti nel tuo grembo

Come fossero foglie secche

A riempire gli spazi ancora bianchi

Di un vecchio album pieno di ricordi.

Ora scrivo nel silenzio

Per farti sentire dentro me

Il battito all’unisono di due Cuori

Uniti per mano per tenersi stretti i loro tremori

Fatti coi respiri profondi

Vivi nelle loro emozioni.

 

Giuseppe La Mura ott 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Ascolta & Leggi: Tre poesie di Giuseppe La Mura e una canzone dei Babe Ruth

Flavio Almerighi almerighi.wordpress.com

almerighi

C‘è un posto unico
Dove far l’Amore
Io e Te.
Dentro Te
Dentro Me
Racchiusi e stretti
Tra i veli delle Anime, libere come il vento.
E
Sfiorando
Leggendo
Baciando
I pensieri scritti
cuciti col sangue dalla vita
sui veli ammantati di bianco
Leccheremo le Poesie
Odoreremo gli Inchiostri
Ameremo le follie
Imprigionate tra le ferite aperte

*

Passano col tempo
Tutti i tuoi perché,
E restano negli occhi
Soltanto inutili domande,
Prive oramai di alcun senso.

Perchè in inverno cadono le foglie,
Perchè la vita è a volte così dura,
Perchè l’amore è una stagione
E il suo tempo è lungo quanto il giorno.
Le domande, sempre quelle.

E poi succede che il silenzio ti racconti le risposte.

A volte accadono tramonti,
La cui bellezza resta immutata,
Come i tuoi lineamenti,
Lascino senza respiro Me,
Senza che ci siano inutili parole.

E l’amore,
E’ come un tramonto,
Bellissimo,
Eterno…

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#piccoleStoriediAmore

“Mah, non è perchè voglia far il difficile. Ma questi per me non sanno di giorni della merla, dove bisognerebbe stare più al riparo da tutto, fegato e stomaco compresi. Lavoro fino a 11 ore di fila perchè il capo vuol risparmiare sul personale. Mi disse “dai, sarà per al massimo una ventina di giorni (era il 12 dicembre) e in questo periodo non lavoreremo tanto; poi dopo capodanno tornerai al tuo posto, il tempo di trovare un sostituto.” Intanto è finito gennaio, non c’è nessun sostituto, inoltre un collega sta a casa per “crisi d’ansia” da almeno 20 giorni e io e una mia collega ci stiamo consumando lavorando troppo e con un carico di responsabilità enorme. Ci vorrebbe una copertura per lo stomaco, per i nervi, per il fegato. Altro che giorni della merla. Questi sono Giorni del Cazzo, altrochè.”

Giuseppe La Mura 29 gen 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633

calze

Le calze nere di seta

Un sottile velo dove nascondi

L’Anima del tuo Cuore.

In quella fredda sera,

In quella casa immersa nel vento

Le hai sfilate con la tua delicatezza

E ricoprendo i miei occhi solo di Te

Hai posato nel mio grembo il tuo Amore.

 

Giuseppe La Mura mar 2018
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

perle

Era Amore

Era scelta e libertà lo stare insieme

Era Amare le fragilità

Era esserci nel vuoto

Erano baci e carezze che stringono e tengono

Senza vincoli

Senza catene

Eravamo in due a tenersi in bilico

Era Amarsi reciprocamente

Con immensa fiducia e lealtà

Era anche salutarsi

Aspettare l’imprevisto

Lasciarsi con un abbraccio

E partire nel cuore della notte e andar via.

Era Amore

Di quelli che non incontri mai

Due volte nella Vita.

 

Giuseppe La Mura giu 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

fiori

Sentivamo le nostre mani

Calde

Nascoste al sole asciutto dei nostri occhi

Luccicanti

Eravamo spighe di grano

Intrecciate tra le onde del mare

Le nostre Anime fluttuavano,

Su una barca e una vela,

Eravamo come fiori accarezzati dal vento.

E l’Amore ci agitava

Imprevedibile, incostante, etereo

Amarsi per un attimo,

Era la nostra intima conquista dell’eternità.

 

Giuseppe La Mura giu 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

vino

Dolor

Los que ya conocen desde hace algún tiempo

Aprendió a tragar

Gota a gota

En silencio absoluto

una oración

Frente a ningún Dios

a la intoxicación

ahogarse

En mil ríos de lágrimas estúpidas

Por no escuchar más emociones en el corazón

Atravesado por las espinas

nacidos entre las venas y el amor.

 

Giuseppe La Mura gen 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

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Una volta,

T’ho vista commossa mentre guardavi il tramonto.

Ti preoccupavi così tanto della vita,

Di non far del male agli altri,

Che un tuo gesto potesse ferire qualcuno.

Chè ti spaventava il buio,

E avevi paura della solitudine.

Era estate,

Quando avevi l’amore nelle dita,

Quando al tramonto,

Nel pudico rossore,

Ti lasciavi scaldare ancora un pò dal sole,

E i girasoli andavano a dormire

Lasciando soli i campi di grano.

Giuseppe La Mura 19 gen 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

La vita va avanti così,

È tutto già scritto nel vento e nelle stagioni

Il destino.

Sembra ieri

Ma è già un altro giorno,

Pieno denso di luoghi comuni,

Di azioni che si ripetono.

La vita va avanti,

Ma vorresti scendere da questo inutile carosello,

Dare un senso,

Scrivere un giorno diverso,

A partire dalle emozioni,

Che sembrano sepolte nell’anima

Mentre i tuoi occhi luccicano

Sembrano rose appena bagnate dalla rugiada all’alba.

 

Giuseppe La Mura 17 gen 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web