Notte prima degli esami – Antonello Venditti

Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarraE un pianoforte sulla spallaCome i pini di Roma la vita non li spezzaQuesta notte è ancora nostra
Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?Le bombe delle sei non fanno maleÈ solo il giorno che muoreÈ solo il giorno che muore
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanzaTuo padre sembra Dante e tuo fratello AriostoStasera al solito posto, la luna sembra stranaSarà che non ti vedoDa una settimana
Maturità, t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo senoÈ fitto il tuo misteroE il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americaniNon fermare, prego, le mie maniSulle tue cosce tese, chiuse come le chieseQuando ti vuoi confessare
Notte prima degli esami, notte di poliziaCerto qualcuno te lo sei portato viaNotte di mamme e di papà col biberon in manoNotte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoniNotte di sogni, di coppe e di campioniNotte di lacrime e preghiereLa matematica non sarà mai il mio mestiere
E gli aerei volano alto tra New York e MoscaMa questa notte è ancora nostraClaudia, non tremare, non ti posso far maleSe l’amore è amore
Si accendono le luci qui sul palcoMa quanti amici ho intorno che viene voglia di cantareForse cambiati, certo un po’ diversiMa con la voglia ancora di cambiare
Se l’amore è amore, se l’amore è amore, se l’amore è amoreSe l’amore è amore, se l’amore è amore

Non è la distanza,

Questo vuoto che si frappone,

Fra me e te.

E’ il silenzio a creare il tempo,

Tra una parola e l’altra,

Un sospiro, tra un battito e l’altro.

Resto qui,

In questa stanza,

Da solo,

Con appena un foglio di carta bianca,

Che a malapena reggo tra le dita 

Perchè pieno denso di pensieri silenziosi,

Fermi, come treni in attesa,

Farfalle appena poggiate,

Sulla linea rossa e delicata delle labbra.

A volte,

Mentre ti guardo nei miei pensieri,

Smetto di pensare e scrivo qualche rigo,

Butto giù qualche muro,

Ma senza disturbarti,

Senza far rumore.

Così un giorno,

Mi ricorderò della bellezza,

Dei desideri, dei sogni,

Mi lascerò accarezzare dal mare,

Il ricordo più bello dell’Amore.

Giuseppe La Mura giu 2024
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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