Sopra – Gazzelle

In fondo con le maniPotevi farci un sacco di coseUn sacco di coseIl mio numero da chiamarePortare fuori il caneOrdinare da mangiare
Invece te ne vai lontanoMi saluti con la manoSì, con la mano, ma di un altroInvece te ne vai lontanoPoi ti giri piano pianoSì, con lo sguardo, ma di un altro
E in fondo sotto, sotto, sotto sto beneSotto, sotto, sotto sto beneE in fondo sotto, sotto, sotto stai beneSotto, sotto, sotto stai benePure te
E poi, e poi, e poiCi ritroveremo ancoraE poi, e poi, e poiCome quando mi stai sopra
Sotto, sotto, sotto sto beneSotto, sotto, sotto sto beneE in fondo sotto, sotto, sotto stai beneSotto, sotto, sotto stai benePure te
In fondo con le maniPotevi farci un sacco di cose, un sacco di coseE glielo dici tu che questa notte non mi drogoE che sto male anche da solo, che da solo non mi trovoE che cammino avanti e indietro sotto casa tua da oreChe tuo padre ha rotto il cazzoDi guardarmi male
E poi, e poi, e poiCi ritroveremo ancoraE poi, e poi, e poiCome quando mi stai sopra
Sotto, sotto, sotto sto beneSotto, sotto, sotto sto beneE in fondo sotto, sotto, sotto stai beneSotto, sotto, sotto stai benePure te
E poi, e poi, e poiCi ritroveremo ancoraE poi, e poi, e poiCome quando mi stai sopra

A cercar pezzi di Te,

Negli occhi di chi ti sta accanto,

Dagli amori,

A perfetti sconosciuti.

Ti vedi negli specchi e i suoi infiniti riflessi.

A volte le tue linee,

Le tue forme appaiono spezzate,

E tu a cercar,

Invano,

Di ricomporle.

Forse, era soltanto uno specchio tagliato, rotto, scheggiato,

E cercavi di rimetterti a posto,

Cercando in te,

La cura ai tuoi problemi.

Ma è nell’imperfezione del mare,

Che hai imparato a guardarti,

Nei giorni di tempesta e nei giorni di calma.

E’ dentro di Te,

Tutta la bellezza,

Unica,

Dell’imperfezione umana.

Giuseppe La Mura giu 2024
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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