Lupin – Tommaso Paradiso

Corre una lacrimaSulla lama della spada di GhemonSi alza in volo un aironeSolo in mezzo alla campagnaLa città va più lenta del solito eÈ tornato il nostro amico da MilanoOra vive quiEd è felice di cantare canzoni
Ma che splendida normalitàDici che è la primavera, my friendLisa mette a letto i bambiniPoi va sul balcone per un po’ d’aria frescaMentre passa la pubblicitàNelle case della gente che cenaTi va una bibita, un po’ di acqua gassata
Oggi sono stato beneSono stato bene anche da soloCon il pianoforte e mille cose in testaChe non mi deludono maiChe non mi abbandonano mai
Corre una lacrimaSulla tesa del cappello di JigenVola in aria un palloneUn tango tutto pieno di sabbiaLa città è più calda del solito eÈ il momento di andare lontanoFare la spesa, fare la codaLupin è di nuovo scappato
Ma che splendida normalitàDici che è la primavera, my friendLisa mette a letto i bambiniPoi va sul balcone per un po’ d’aria frescaMentre passa la pubblicitàNelle case della gente che cenaTi va una bibita, un po’ di acqua gassata
Oggi sono stato beneSono stato bene anche da soloCon il pianoforte e mille cose in testaChe non mi deludono maiChe non mi abbandonano maiHo anche comprato un quadro blu
Oggi sono stato beneSono stato bene anche da soloCon il pianoforte e mille cose in testaChe non mi deludono maiChe non mi abbandonano maiHo anche comprato un quadro blu

Nei giorni dopo la tempesta,

Dopo il passaggio d’una marea,

Quel che resta,

Non sono più le orme,

Testimoni del nostro cammino,

Ma il sale dolce amaro,

Quello della malinconia,

A ricordarci quanta gioia possa nascere,

Quando ci sorride la felicità.

Giuseppe La Mura giu 2024
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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