Tutte le Notti – Tommaso Paradiso

La domenica non arrivano le mailTu va’ a votare, io vorrei cambiareUn articolo sul giornale ha detto che c’è un concertoIo lo voglio fare, io ci voglio andareDovremmo sparire e rinunciarePer poi apparire sopra questo grande mare
E ti sogno tutte le nottiAnche quando mi sveglioAnche quando sono sobrioLa vita che cazzo è senza di te?Sì, senza di te
Una ditta di gelati ha perso il gusto di lavorareLa curva non canta e la piazza è ubriacaDovremmo volare lontano da quiPer poi tornare sopra questo grande mare
E ti sogno tutte le nottiAnche quando mi sveglioAnche quando sono sobrioLa vita che cazzo è senza di te?Sì, senza di te
Vorrei entrare con te in un film di FelliniDarti quello che vuoi ed alzare un casinoAttraversare di notte a cavallo il MontanaTi giuro, credimi, non sono un figlio di puttanaVorrei vederti ballare in una discotecaA piedi nudi sulla macchina fino a dentro casaSepararti da questo mondo violentoChe non è il mio, non è il nostro, ne sono certo
E ti sogno tutte le nottiAnche quando mi sveglioAnche quando sono sobrioLa vita che cazzo è senza di te?Sì, senza di te
E non me ne accorgoQuante volte ti pensoNeanche le contoLe volte che ti pensoLa vita che cazzo è senza di te?Sì, senza di te

Guardo fuori,

E’ appena l’alba,

Dai vetri sporchi ancora della notte,

Guardo, osservo,

Mentre il caffè sul fuoco,

Lentamente danza.

Batte i suoi rintocchi il campanile,

Segna già questo primo tempo del giorno.

Un libro di poesie tra le mani,

Soltanto un rigo da leggere,

E’ un bacio sulle labbra,

Sognato, voluto, desiderato.

Il pensiero,

E un segnalibro,

Si sofferma sulle pagine segrete,

Quelle ancora tutte da leggere,

Che son già scritte nel Cuore..

Quest’ora del mattino sa di Te,

Il Vesuvio è vestito d’ambra,

Le prime ore del sono come miele,

Dolci e lievi cadono, giù,

Mentre i tuoi occhi,

Sfuggenti,

Sono illuminati da Stelle cadenti.

Giuseppe La Mura giu 2024
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
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