Avevo una Kodak Instamatic 104,

Avevo sette anni, quarantasei anni fa.

Era un piccola macchina fotografica,

Era dei miei genitori,

Usata per il loro viaggio di nozze nel millenovecentosessantotto.

Scrivo questi numeri e mi vengono le vertigini.

Sono talmente lontano dalla base, dalla partenza,

Dall’anno zero.

Eppure,

Mi sembra appena ieri,

Che stringevo tra le mani quella Kodak 104.

Le mie prime foto,

Erano quasi sempre mosse,

La mia inesperienza, l’inconsapevolezza.

A volte il rullino nemmeno s’agganciava,

E così,

Di ritorno da una gita,

Convinto d’aver fatto le più belle foto,

E speranzoso di averle in mano da sistemare nell’album dei ricordi,

Restavo col rullino vuoto e bruciato alla luce.

Eppure tutte le foto fatte,

Ma mai sviluppate,

Restano nella mia memoria.

Immagini sbiadite delle gite alle scuole medie,

Le foto che facevo ai tramonti,

Ai gatti, alla ragazza che mi piaceva.

Restano immagini sfocate,

Proprio come quelle delle mie prime foto.

Forse non era inesperienza,

Non era inconsapevolezza.

Forse ero già vecchio all’età dei miei sette anni.

Giuseppe La Mura nov 2022
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Pistol – Cigarettes After Sex

Give me the pistol, aim it highI’m out in the desert shooting at the skyGuess I really miss youAnd I don’t know what else to do
Beautiful pictures that you took of usUsed to hang up there on your bedroom wallsBut you took ‘em all down nowAnd you put ‘em into a drawer
You’ve been on my mindYou’ve been on my mindYou’ve been on my mind so long I can’t deal with itYou’ve been on my mindAnd I’ll waste my time‘Til you lift me off the floor and love me again
I know if I saw you and we kissed just onceYou could be happy, maybe you’d come back‘Cause I really miss youDon’t know how much more I can take
You’ve been on my mindYou’ve been on my mindYou’ve been on my mind so long I can’t deal with itYou’ve been on my mindAnd I’ll waste my time‘Til you lift me off the floor and love me again
Oh yeah‘Til you lift me off the floor and love me againOh yeah

Mi sveglio con la luce dell’alba,

I pensieri rimangono ancora pigri, a letto,

Il corpo ascolta la coscienza dei doveri

E li obbliga ad alzarsi.

Certe giornate,

Le trascorrerei a guardare fuori il mondo correre,

E mi divertirei un sacco,

A vederli sfrecciare come formichine impazzite.

Il corpo va per la sua strada,

Ma i pensieri restano qui muti sul bordo della finsetra,

A contemplare i colori del giorno,

I profumi dei bochi sui monti,

Ad immaginare distese di campi di grano maturi,

Dove rotolarsi felici per un istante,

Tra le spighe appuntite dorate,

Sporcarsi le vesti bianche dell’Anima nella Vita vera,

A cui aspira ogni essere.

A sentire l’Amore,

A sentire ogni bacio pungente sulle labbra,

Una spiga d’oro che trafigge il Cuore.

Giuseppe La Mura nov 2022
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web