Tocca andare al mare,

Sperare e Sognare,

Per rincorrere il tempo negli occhi,

Agguantarlo in un battito

Tenerlo stretto in un pugno,

Il tempo d’un respiro,

Dal sapore amaro e salmastro.

E camminare a piedi nudi sulla sabbia,

Noi,

Pazzi e ingabbiati all’interno d’una fragile clessidra,

La vita,

Mentre l’andirivieni incessante,

Delle pure e fredde spume bianche,

Cancella inesorabile il nostro cammino,

Affievolisce i ricordi dalla memoria.

E così se ne sta il Cuore,

In solitario silenzio,

Come quelle baracche diroccate,

Mangiate dal sale, scheggiate e arrugginite,

Mentre ci ricorda l’estate passata,

Le ore in attesa del sole al tramonto che muore,

Il finir del giorno, dipinto di passione,

Dove gli amanti s’aggrappano,

Ciascuno alle altre labbra,

Mentre nasce l’Amore.

Giuseppe La Mura nov 2022
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

E nel Silenzio della casa,

Sento l’eco del Cuore,

Le risacche del mare,

Che mi riportano indietro ricordi,

Memorie dei giorni passati,

Di quando tutto era più leggero,

Etereo come l’Amore

Aquilone alto nell’azzurro del cielo.

Sento i battiti,

L’infrangersi delle onde,

I respiri del Cuore in questo immenso mare,

Che dopo tante sconfitte,

Non s’arrendono di Amare.

Giuseppe La Mura nov 2022
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web