Come un anno fa,

Tutti si rifugiano nello spirito del Natale,

Nell’ebbrezza del momento,

Nell’alcool cfhe a fiumi si consuma nelle feste.

Tutti in fila,

In processione a cercare nel tampone,

L’esito del futuro,

Tutti in un oceano di emozioni tumultuose,

Chi piange, Chi ride,

Chi sarà libero, chi invece scomunicato perchè appestato.

In questo Tribunale regno il caos,

Il disordine vince,

La confusione aumenta,

E sento mancarmi sempre più le forze.

In questo mare tumultuoso che grida silenzioso dentro di me,

Vedo che nel mondo,

L’Amore s’è fatto piccolo nel Cuore,

Una barchetta tra le onde,

Scompare inghiottito nelle tenebre di questo periodo,

Di questa nostra lunga interminabile notte.

Giuseppe La Mura dic 2021
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

4 pensieri su “

    1. Vero Daniela….in questi momenti mi guardo intorno e vedo differenze abissali di pensieri che si contrappongono tra loro e noto davvero chi ha ancora cuore e chi invece l’ha perso completamente….grazie di Cuore Daniela…ricambio con immensa gratitudine i tuoi Augiri di Natale e di Buon Anno

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  1. Giuseppe caro la tua poesia è tanto vera . Come scrive Daniela ci sono angoli in cui ripararsi, non bastano magari ma aiutano . C’è sfiducia in generale per tanti motivi . La pandemia ha accentuato il vuoto che il caos procura . Io lo avverto come te …Stare soli accentua il sentire e il silenzio aiuta . Andando quando vado di averte anche il bisogno di avvicinarsi sia in famiglia che fuori ,in ogni ambiente . E la diffidenza . Riuscire a ristabilire nuovi equilibri…? È meglio non scoraggiarsi amico mio . Tanti auguri

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