
I pomeriggi d’autunno
Quelli trascorsi a passeggiare sul molo
A sentire il freddo che graffia gli occhi
Accarezza la barba incolta
Attraversa il bavero alzato
Penetrando come una lama fredda
Nel sangue, nel cuore.
Il mare parla perpetuamente,
Mormora, si lamenta,
C’è chi l’ascolta e ci dialoga,
C’è chi fa finta di nulla
E tira dritto per la sua strada.
C’è chi ne sente soltanto il canto
Mentre si perde negli abbracci
E bacia le labbra salate
Della sua donna amata.
Io guardo, osservo,
Un pò ci parlo,
Un pò sogno l’amore,
Mentre il tempo trascorre lento
Tra una marea e l’altra.
Giuseppe La Mura dic 2020
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web
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