Strade,

Strade vuote,

Deserte,

Silenziose.

Strade diventate d’improvviso troppo grandi

Per essere attraversate.

La città si fa piccola

Come le ombre al tramonto,

Così si dissolvono lentamente al sopraggiungere della sera.

Pochi passi,

Affrettati per la paura d’esser in ritardo per il coprifuoco.

Ricordo bene i miei passi,

Ancora scritti sull’Anima.

Ricordo il treno,

L’orario, la stazione.

Ricordo la Città,

Coi suoi mille colori rossi,

Una città che senza mare,

È perennemente illuminata da mille e più tramonti.

Ricordo i miei passi,

Ricordo i profumi degli autunni e degli inverni,

I profumi dei suoi parchi,

I profumi sottili e infiniti dell’Amore.

E nonostante i coprifuochi,

Ancoro mi aggiro per strada,

Nei ricordi,

Quando mi perdo,

A cercarTi,

Per sentire il calore dei tuoi baci,

Per rubarti un’ora d’Amore.

Giuseppe La Mura ott 2020
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

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