
Cosa resta di quest’altro giorno,
Lampi, attimi di vita,
Consumati in brevi sorrisi,
Occhi di donne e uomini,
Passanti distratti.
Ingrigiti dentro,
Come fossero fatti di pensieri pesanti,
Di fumo, come la nebbia sopra le nuvole.
E negli occhi persi della gente,
Rivedo la parte più intima di me,
Viandante anch’io come loro,
Una goccia che cade, una dopo l’altra,
A formare uno specchio, un lago, un mare calmo
Che m’attraversa da parte a parte l’anima,
Mentre mi cammina al fianco,
L’incedere pesante del mio tempo che mi sta lentamente spogliando.
E mi ritrovo un pò più avanti coi pensieri,
E con l’avanzare degli anni,
I pensieri restano immobili,
Pensierosi e critici verso l’amore versato,
Quello che era nato appena ieri,
Al desiderio di averti voluta conoscere,
Qualche anno addietro.
Mi sento talmente avanti con gli anni,
Che non sembra vero
Sentire ancora battermi un pezzo di carne nel petto,
A volerti stringere
E baciarti mentre facciamo l’Amore nel letto.
Giuseppe La Mura feb 2020
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web
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