#piccoleStoriediAmore

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Capitolo I

Lui la guardò, era bellissima, nera scura, occhioni verde smeraldo che ci sentiva l’odore del mare ogni volta che la osservava attentamente. Con uno slancio misto di paura e spavalda timidezza le sussurrò, accostandosi all’orecchio:

– “quanto sei immensamente bona”

e Lei subito rispose fiera, arrossendo e sorridendo, nascondendosi dentro quei lunghi capelli che le arrivavano lasciando intravedere un sedere da incanto:

– “si, …sono tutta bona, come un piatto di pasta….sono bona e tutta da mangiare”

Fu una risposta che lo spiazzò completamente fino a farlo sentire in imbarazzo. A volte il lupo è soltanto quello che mangerà per primo la sua preda.

Fine

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

La vita è a volte una scommessa

Puntare sul cuore

E sentire fin dove ci si può spingere

Seguire l’istinto o fermarsi alla ragione

Andare oltre le pareti sottili dell’anima

Spogliarsi delle paure

Fino a mischiarsi l’odore del sangue

Che come inchiostro scrivono non solo parole.

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

È come se avessi un peso sul cuore

Che non riesci a toglierti di dosso

Una porta che non riesci ad aprire

E non è paura.

È come se sapessi che arriverà un’onda

Partita da lontano

E ti devasterà dentro

Ancora una volta.

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Stavo inseguendo le linee rosse

D’un tramonto

I disegni d’un sogno

D’un sole vissuto nel giorno

Come un papavero mosso dal vento

Affondato nel silenzio del dolore.

E mentre cadevo nel mare

Mi prendevi nei ricordi

Afferravi di petto le mie emozioni

Di quando mi mordevi le labbra

Con dolcezza e impetuosa prepotenza

E insieme scrivevamo della felicità fugace della passione.

E mentre seguivo quelle linee rotonde

Mi sono svegliato dal sogno

E avevo Te,

Il tuo nome sulla bocca,

Nelle stanze del Cuore.

 

Giuseppe La Mura 06 mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Siamo lievi

Come i sogni che all’alba svaniscono

E vengono a trovarci di notte,

Per sentire se li amiamo ancora

oppure li abbiamo abbandonati,

come fossero gatti randagi

Come fosse tutto l’amore

che non sappiamo contenere in un abbraccio.

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

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E‘ un pomeriggio come tanti

Che sembra voler scrivere

Sulle parte del Cuore,

Un’altra storia

Un’altra primavera.

Il sole,

assonnato d’un lungo e freddo inverno

Si posa lento, quasi fosse stanco,

Sui vetri della finestra appena socchiusa.

Sembra di sentire addosso,

Il peso del tuo sguardo

Poggiato e nudo sul tuo corpo,

Come se stessi aspettando

Il mare e la forza selvaggia della tua marea.

Il calore di questo istante,

E’ come quello delle carezze,

Delle tue mani che affondano nella nuda terra,

Fino ai confini tra la carne e l’Anima.

E sembra di sentire giù al paese,

Le campane che iniziano a far festa.

Questo cuore è come quel sottil foglio di vetro

Un invisibile spazio che ci separa,

Tra il desiderio nascosto

E la voglia di mangiarci il sangue

Fino a restar nudi soltanto vestiti dell’Anima.

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Ti immagino,

Ricordo come facevi quando vedevi la vita

Riflessa dentro di Te,

Nel lato oscuro dove lasciavi entrare me.

Ti immagino

Sei lì davanti allo specchio,

Ti vedi mentre ti spogli,

Guardi le labbra mentre le mordi,

Osservi il seno mentre lo scopri,

Senti il freddo della stanza accarezzarti la pelle,

Senti il calore del mio sguardo

Mentre ti ricopre di infinite attenzioni.

E inizi a guardarmi

Vedi il mio riflesso che ti illumina il corpo

Come se fossi un tenue raggio di luna

Che ti penetra il cuore

Attraversando le labbra.

Mi mordi i pensieri,

Sai leccarmi le ferite

Sai guarirmi di altri amori e farmi ammalare di te.

Mi lasci scivolare nel buio

Dentro la carne fatta di Te.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Hai amato

Hai dato fondo a tutto ciò che avevi

L’hai donato e scambiato

Col Cuore sempre in mano.

E anche se resti sola,

Anche se ti ha sottratto sogni

Continui a sentire dentro di Te

Che l’unica speranza a tenerti in Vita

È ancora la voglia di Amore

E del tuo unico scopo di Vita

L’Amore.

 

Giuseppe La Mura 08 mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

Ti ritrovi a viaggiare indietro nel tempo

Sembra tutto uguale a ieri

Eppur la consapevolezza

Che qualcosa sia cambiato,

Ti accarezza,

Ti sfiora il cuore.

L’amore

Tanto atteso, voluto, cercato,

Va via come il giorno,

Come l’ennesimo sole

Si perderà nel rosso d’un tramonto,

E ti domanderai,

Ancora una volta,

Se la tua vita

È un bicchiere mezzo pieno

O mezzo vuoto.

E aspetterai domani

Spererai che sia diverso

E nell’attesa d’un nuovo giorno,

Sprofonderai in ciò che avevi ieri,

Un Amore,

E nulla più.

 

Giuseppe La Mura mar 2019
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web