C‘era un giorno un Cielo
Sorretto da spilli sottili
Fragili come fili tenui d’acciaio
Gli stessi usati da un grande Sarto
Era un Cielo gonfio
Di gocce calde e salate
Azzurre come l’acquamarina all’imbrunire
Era un Cielo attaccato per miracolo
A qualche appiglio dell’Anima
Era un mare immenso capovolto.
Quel giorno
Gli spilli non trattennero quelle misere gocce
E d’improvviso cadde,
Si squarciò d’un vuoto immenso l’Anima
Iniziò a venir giù come la pioggia di fine estate.
Chi giurò che fosse tutto macabro e finto,
Chi invece raccolse le lacrime e ne fece Amore.
Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web
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