donna

Morta una volta, l’Anima

Le altre nemmeno si accorgerà del dolore

Delle strade inutili che percorrerà

Crederà di cercare il Cuore

Ma starà lì immobile

Sospesa nel tempo

In un silenzio che somiglia ad una cura

Al centro della malattia

In mezzo a tutto l’Amore.

Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

lei

Ho un vizio

Quello di leggere

E leggere tra le tue righe

Mi affascina

Come se ti guardassi le labbra

Come se spingessi lo sguardo sulle gambe

Come se volessi conquistarti e m’abbandono.

È bello leggerti

Hai tante righe tirate dritte

Ma nel mezzo

Ci vedo le Curve dell’Anima e del Cuore.

Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

treccia

Una mano cerca sotto al vestito

D’un pomeriggio di maggio

Come il vento fresco sfiora i capelli

Raccolti nei tuoi annodati infiniti pensieri

La stoffa che t’accarezza e struscia

È un bacio l’attesa

Che scende e si posa sul collo

Una farfalla s’adagia

Di brivido freddo ti lacera e penetra

L’Amore t’incendia

Mentre cammina silente lungo la bianca schiena.

Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

libro

Sulle tue labbra

Leggevo poesie mai scritte

E avevo voglia di esplorarti

Un oceano infinito di emozioni

Annegavo tra le parole accennate nei baci

Il tuo mare tremava nel ventre

Ero perso

Ero felice

Ero immerso nell’ondeggiare del tuo Cuore

Ero una goccia piccola del tuo Amore.

Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

gatto

Una camicetta nera

Una gonna appena sulle ginocchia

Piccoli dettagli

Come i suoi occhi sulle mie labbra

Piccoli gesti

Una mano dell’uno in quella dell’altra

Un mondo infinito quel suo Amare

Racchiuso

Gelosamente serbato tra il Cuore e l’Anima

E mi ci perdevo quando noi facevamo all’Amore.

Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web

baci

Persi
Persi tra le stelle
Persi come briciole di pane sparse sulla tavola
Siete cena consumata tra le mani strette
Una notte a coprire quel vuoto interiore coi baci
I sospiri, respiro dei gemiti
Tremuli come fiammelle
Siate Piccoli Cuori impavidi
Scintillate sulle fredde ferite della notte
Amate
Amatevi
Divoratevi l’un l’altra
Prima del nascere del giorno
Guardate, abbracciati negli occhi,
La fine dell’Amore
La fine d’un’altra folle notte.

Giuseppe La Mura mag 2017
testo: copyright legge 22 Aprile 1941 n°633
photo: Web