A circa sette anni, capì che ero fatto per star da solo.
Lontano dai rumori assordanti delle inutili chiacchiere. I miei genitori mi regalarono un pianoforte verticale, perchè adoravo la musica, il ritmo, le melodie. Avevo un piccolo mangiadischi, di quelli a pila, rimanevo incollato ad esso.
Non ero consapevole ma nutrivo la mia piccola essenza, la mia anima, con la musica. Mi bastava, era tutto.
Tuttora con le nuove tecnologie, le app, trascorro gran parte del mio tempo libero ascoltano suoni che provengono dalle radio del globo. Viaggio spesso a Cuba, in Argentina, in Messico, in Brasile, in Francia.
Credo che siano i migliori viaggi che abbia mai fatto. Nutro ancora la mia Anima come faceva quel bambino di appena 7 anni.
E per quanto sia stato vittima di numerose circostanze e accadimenti, nessuno potrà mai rubarmi, mai togliermi, mai sottrarmi questa mia indole.
La mia unica vera salvezza.
Giorno: 23 gennaio 2016
ho visto
ho visto molti
si tingono i capelli
si tingono di valori
si ricoprono di velli
si ricoprono di splendori
si crogiolano di allori
si sciolgono come ghiaccio al sole.
Io cerco disperatamente
di denudarmi
di spogliarmi
di errori ortografici orrori didascalici
ma non ci riesco
perchè sono troppo brutto
mi resta tutto quello sporco
appiccicato dentro
incollato al mio essere
sovversivi
ombre e luci
bianco e nero
grigio e colori
ingiustizia e giustizie
bene e male
tutto in equilibrio dinamico
ma i baci sulle nostre labbra
ma le mani sulle nostre Anime incendiate
potrebbero sovvertire
le leggi della Fisica,
quelle dell’Amore
Noi …
le labbra
erano uno scrigno.
le apriva quando amava.
svelando i suoi misteri
erano tutti chiusi li
su quelle labbra turgide
come i suoi seni,
parlavano nel silenzio.
sentivamo i passi dei nostri baci
camminavamo sulle acque chiare delle Anime
desiderose di divorarci
ansiose di raccontarci con le sole mani
sapevamo ogni piccolo angolo del nostro corpo
di come nascevano le passioni
di come morivano ingoiate dalle notti
quei bui giorni che ci tenevano lontane
senza svelarci delle sottili vesti di seta
che avevamo ricamato sui Cuori
e l’Amore candidamente
a malapena ci ricopriva.